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RELIGIONI E SPIRITUALITÀ

 

Un percorso interiore che ci accompagna lungo tutta la nostra vita, una ricerca perpetua per dare un senso alla nostra esistenza.

La religione e la spiritualità, così diverse e così intimamente legate, all’interno di una grande varietà di concezioni culturali spesso vissute quale cammino volto al raggiungimento di pace interiore e di crescita in termini di consapevolezza.

Ed ogni avvenimento della vita, nell’esperienza quotidiana del mondo è parte di questo cammino.

Il Festival delle Religioni e della Spiritualità presenterà al grande pubblico uno spaccato a 360 gradi delle religioni, degli usi e percorsi di spiritualità che le sottendono e che coinvolgono il modo di pensare e di agire nella vita quotidiana.

Per un viaggio ascetico ed interiore, un incontro tra oriente ed occidente, con la possibilità concreta di entrare in contatto e conoscere da vicino le realtà religiose e spirituali con i loro principi, la loro visione della vita e della persona, rappresentate dagli istituti di riferimento, buddismo, scintoismo, taoismo, ebraismo, sikkismo, sciamanesimo, confucianesimo etc.

Con la possibilità di partecipare altresì alle molteplici conferenze tematiche che si svolgeranno durante l’intera durata del Festival.

Un percorso coinvolgente in grado di allargare gli orizzonti della nostra consapevolezza, all’interno del quale sarà possibile avvicinarsi, conoscere, sperimentare emotivamente tutto ciò che ruota attorno al mondo della religione e della spiritualità in un’ottica volta al benessere della persona.

Un viaggio della coscienza, volto alla crescita personale ed alla conoscenza a fini di integrazione tra le molteplici visioni religiose e spirituali apparentemente così distanti, così profondamente vicine.

 

 

BUDDISMO

 

Tra le più diffuse religioni orientali alla base del Buddhismo vi è l’uomo, ed il convincimento che ogni individuo possieda un potenziale positivo illimitato ed il potere di cambiare in meglio la propria vita.

Il Tempio Buddista di Napoli è presente al Festival dell’Oriente per rispondere alle domande di tutti coloro che sposano questa religione e per i curiosi che non ne conoscono l’essenza, con attività, meditazioni e tutto quello di cui c’è bisogno per comprendere quest’antica religione orientale.

Situato nei pressi del bellissimo Parco di Capodimonte, Il Tempio Buddhista Theravada di Napoli è guidato dal Rev. Vajiranana Panangala e supportato dalla Comunita’ Singalese. Già dalla zona esterna si può percepirne la magia: adornato di profumatissimi fiori, piante e vegetazione varia, con la grande Stupa e diverse statue che rendono questo spazio meraviglioso. All’interno, vi sono due sale per svolgere le diverse funzioni settimanali ed accogliere i fedeli, soprattutto durante gli eventi principali del calendario Buddhista (Vesak, Capodanno Singalese etc.). La Domenica è la giornata più frequentata dai Singalesi ed è un momento di ritrovo per le famiglie Singalesi che vivono a Napoli e dintorni. Il Tempio è il luogo di ritrovo,di condivisione e di unione.

Il Tempio Buddhista di Napoli partecipa regolarmente al Festival Dell’Oriente con uno spazio riservato al Tempio Buddhista dove si svolgono le seguenti attività’:

 

  • Distribuzione di libri su Buddhismo e Meditazione
  • Sessioni di Meditazione guidata
  • Braccialetto e Benedizione dai Monaci
  • Informazioni sul Buddhismo e le pratiche meditative

 

Il Buddhismo, o meglio, la pratica del Dhamma, è una disciplina, un sentiero interiore che ha come obiettivo l’emancipazione dalla sofferenza prodotta dal proliferare degli stati mentali nocivi come l’ignoranza della reale natura dell’esistenza, l’avversione e la sete di gratificazione.

 

TEMPIO BUDDHISTA DELLO SRI LANKA

 

Uno squarcio della tradizione spirituale più profonda e toccante di uno dei paesi più ricchi di storia e cultura. Un viaggio negli usi e costumi religiosi dello Sri Lanka attraverso la fedele riproduzione di un autentico tempio Buddhista, nel quale i monaci Cingalesi saranno a disposizione del pubblico per condividere con loro la propria conoscenza e saggezza nonché intensi momenti di preghiera e benedizione.

Come spesso accade, l’apparenza inganna, e sebbene il buddhismo possa sembrare facile da capire l’assimilazione del Dharma, l’integrazione effettiva dei suoi principi nella nostra vita, è un impresa decisamente ardua.

 

INDUISMO

 

Dio è uno, ma i saggi lo chiamano con molti nomi”

“Un lago ha diverse rive. Ad una, gli indù con vasi attingono l’acqua e la chiamano jala, ad un’altra i musulmani l’attingono con otri di cuoio e la chiamano pani. Ad una terza i cristiani la chiamano acqua. La sostanza è una con nomi differenti e perciò ognuno va ricercando la stessa sostanza. Solo il clima, l’indole ed il nome creano le differenze. Lasciate che ogni uomo segua la sua via.” (Ramakrishna)

 

Al Festival dell’Oriente, grazie all’area allestita dall’Unione Induista Italiana, sarà possibile avvicinare e conoscere l’antica cultura religiosa del sanatana dharma.

Di grande effetto è il tempio tradizionale induista che in questo vasto spazio viene riprodotto con le rappresentazioni di varie forme del Divino: Ganesha, Durga, Laksmi, Shiva… Differenti espressioni dello stesso principio divino. Come dicono le Scritture “Dio è uno, ma i saggi lo chiamano con molti nomi”.

Questo spazio aperto è allestito con elementi decorativi e iconografici indù in un’ambientazione fatta di loti, acqua, piante di bamboo che ricordano la sacralità del Tutto, l’ambiente naturale della foresta indiana e i luoghi degli asceti.

Qui vengono officiati riti da sacerdoti (pandit) dell’Unione Induista Italiana e monaci del prestigioso monastero induista Matha Gitananda Ashram di Altare (SV).

Chiunque lo desideri può assistere ai riti, ricevere il tilak per la purificazione e il kalava, filo rosso di protezione, nonché partecipare alle attività di yoga e di meditazione, leggere i pannelli esplicativi sull’induismo, visitare mostre fotografiche, seguire incontri e conferenze sullo yoga, l’ayurveda, l’arte, la filosofia.

Tutti i visitatori del Festival dell’Oriente in questa area potranno vivere esperienze ricche di stimoli, prendendo parte alle iniziative che l’Unione Induista Italiana – ente religioso sorto la pratica e lo studio della cultura e della religione induiste – propone per favorire una conoscenza della vera realtà dell’induismo distinguendolo da superficiali imitazioni.

 

Programma generale delle attività

Puja, il rituale di adorazione

Durante il rito (puja), alla divinità vengono rivolte offerte di fiori, frutta, incensi, lumini accompagnate dalla recitazione di preghiere e mantra. I colori e le forme dei simboli, i profumi, le luci creano una avvolgente atmosfera. Assistere al rito aiuta a purificare la mente e a risvegliare profonde energie.

Arti, la cerimonia della Luce

È un momento molto suggestivo, in cui alla divinità viene offerta la luce di una fiamma posta su un piatto, che rappresenta la conoscenza, accompagnandola con il melodioso suono di una campanella. La luce viene poi offerta ai presenti: ognuno avvicina le mani alla fiamma e poi le porta a toccare gli occhi per ricevere la benedizione divina. Sulla fronte, tra le sopracciglia, viene posta la curcuma, una polvere rossa che è simbolo della shakti.

Yoga e meditazione

Negli spazi dell’Unione Induista Italiana si possono sperimentare tecniche yoga che mirano a sviluppare la graduale consapevolezza di corpo-mente, il rilassamento e la concentrazione. La meditazione è un assorbimento profondo nel proprio sé; con la pratica di tecniche di introspezione e di ascolto interiore si sviluppano serenità e pace mentale e si risvegliano gradualmente le energie spirituali.

Bhajan e kirtan, i canti devozionali

Nei templi si praticano canti devozionali che ripetono i nomi del Divino. Il canto purifica i pensieri e apre il cuore grazie alle profonde vibrazioni che la musica e il canto stesso producono. La musica ha il potere di donare tranquillità mentale e produce inoltre gioia ed energia.

Incontro

È la straordinaria occasione di incontrare comunità di provenienza diversa, come India (Panjab, Rajastan…) Mauritius, Sri Lanka, Bangladesh con la loro straordinaria ricchezza di lingue diverse, tradizioni e usanze differenti, e tutti celebrano la cultura di pace e di spiritualità.

Danza sacra

Si possono sperimentare, durante i workshop, passi, movimenti del corpo e delle mani, espressioni del volto propri della danza indiana, accompagnati dal ritmo e dalla musica. La danza è una delle forme espressive che nella cultura indù sono considerate non solo forme artistiche, ma raffinati linguaggi spirituali che esprimono simboli e storie mitologiche.

 

TAOISMO

 

Il taoismo non è solo una delle principali religioni al mondo, è anche una filosofia, un modo di vivere. Il “Tao” (la “via”) è il flusso, la forza eterna che scorre incessantemente, in continua trasformazione.

Professa la non violenza, il rispetto nei confronti della Natura, nei confronti degli altri esseri viventi, del proprio corpo e del proprio spirito.

 

ARTI INTERNE DI WUDANG CON IL MONACO TAOISTA XU BEN LI

 

In rappresentanza della religione Taoista, al Festival dell’Oriente sarà presente il monaco e maestro Xu Ben Li (nome Taoista Xu Shi He), discepolo di 15a generazione di Wudang San Feng Pai. Questo lignaggio risale al XIV sec. d.C. quando il monaco taoista Zhang San Feng creò il Taijiquan. Il Maestro Xu, nato a Huangshi, nella Provincia cinese del Hubei, è cresciuto, fin da piccolo, con una forte influenza taoista. Suo padre infatti è un prete taoista ortodosso della corrente Zheng Yi Pai ed il suo trisnonno fu un grande artista marziale a Wudang. Così decise all’età di 14 anni di iniziare lo studio delle arti marziali e fu accettato dal Gran Maestro Shifu Zhong Yun Long nel Monte Wudang. Da piccolo ha iniziato lo studio della filosofia taoista e della Medicina Tradizionale Cinese. Nel 2007 viene nominato discepolo dal suo Shifu per divulgare al Mondo le Arti Marziali di Wudang, rappresentando così la 15a generazione dello stile Wudang SanFeng Pai.

Il Monte Wudang, situato nella Provincia del Hubei in Cina, è famoso per essere la culla del Taoismo e delle Arti Marziali Interne e grazie alla sua preziosa e antica cultura è stato nominato nel 1994 Patrimonio Culturale dell’Umanità dall’UNESCO.

La pratica delle arti marziali richiede una grande dedizione, passione e perseveranza, anche nei momenti più duri e difficili che il Maestro Xu ha comunque superato. Il duro allenamento e le prove che ha dovuto sostenere non gli hanno impedito di dedicarsi anche allo studio della filosofia taoista e della Medicina Tradizionale Cinese.

Nel 2007 viene nominato discepolo dal suo Shifu per divulgare al Mondo le Arti Marziali di Wudang, rappresentando così la 15a generazione dello stile Wudang SanFeng Pai.

Il Maestro Xu venne poi scelto per entrare nel “China Wudang Gong Fu Team” promosso dal Governo di Wudang per rappresentare le arti marziali nel mondo. Si è esibito infatti nelle maggiori città cinesi, in Australia e Nuova Zelanda.

Dal 2013 sì è trasferito in Italia per insegnare le arti marziali interne di Wudang.

Al Festival dell’Oriente, quindi, avrete l’occasione di avvicinarvi a questa realtà, conoscerne i simboli, lo yin e yang, il loro divenire incessante e la polarità degli estremi.

“Qualcosa accade ora, perché qualcos’altro è accaduto allora”. Non si chiede perché, o per quali cause passate, un certo ordine di cose avvenga ora; si chiedono, invece, quale sia il significato delle cose che avvengono insieme in questo momento. La parola Tao è la risposta a questa domanda.

 

SHINTOISMO

E’ nel tempo che si sono perse le origini di questa antica religione, la fede nativa del Giappone, che possiede anche un ruolo chiave all’interno dell’istituzione imperiale.

I particolarissimi santuari (jinja) sono i luoghi-simbolo dello Shintō e condividono caratteristiche comuni, come avere dei portali (torii) al loro ingresso e alcune corde (shimenawa) adiacenti al luogo di culto.Splendidi ambienti naturali, cascate naturali, sontuose montagne sono ritenuti essere la dimora naturale dei kami, ovvero le divinità.

Presso l’area culturale del Giappone potrete approfondire la conoscenza della religione nativa del paese del Sol Levante.

 

BUDDHISMO TIBETANO

 

La fede autoctona del Tibet è la tradizione Bön, l’indigena religione tibetana che ruota intorno ad un sistema di credenze scismatiche, incentrato interamente intorno al culto della natura.

Al Festival dell’Oriente sarà possibile conoscere gli insegnamenti di questa religione sciamanica, molto complessi quanto affascinanti, grazie alla presenza dei monaci tibetani “Tibet Culture House”. Secondo i fedeli esistono “nove veicoli” per professare la fede, alcuni “alti” ed altri “bassi”. L’insegnamento della via tramite visioni, pratiche divinatorie e altro sono molto frequenti. Sutra e tantra, secondo la tradizione, sono veicoli “più potenti per comprendere alla verità”.

 

CERIMONIA DI DISTRUZIONE DEL MANDALA

I Mandala sono magici specchi del momento presente del nostro cammino, donano forma e colore alla nostra maestosa danza interiore, infinita come l’eternità. In occasione del Festival dell’Oriente, grazie alla presenza della Tibet Culture House Italia e il suo Presidente Tam Ding Choepel sarà costruito un meraviglioso mandala con sabbie colorate. L’ultimo giorno della manifestazione i visitatori del Festival assisteranno alla sua distruzione come da cerimoniale Tibetano e alla consegna della sabbia sacra del Mandala.

CERIMONIA DI DISTRUZIONE DEL MANDALA:

Domenica 2 febbraio 2020

Ore 17:00

BUDDHISMO THAILANDESE

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Con il 94%, la religione maggiormente praticata in Thailandia è il Buddhismo Theravada, religione di stato, originariamente importata dallo Sri Lanka. La religione svolge un ruolo centrale della vita comunitaria ed il Wat il tempio, offre rifugio per chi cerca istruzione ma, talvolta, anche per chi è in stato di bisogno

MONACO: Phra Ajarn Waranyoo Prabpal

Nato il 25 dicembre 1971 in Udon Thani, città del nord-est della Thailandia, al confine col Laos. Il 3 luglio 1991, all’età di vent’anni, è diventato monaco buddhista all’interno del monastero Wat Pha Silawat, nella piccola città del nord-est della Thailandia, il cui nome è Nong Bua Lam Phu. Ora è Guida Spirituale e Abate del Monastero Wat Nyanasamvara.

 

HARE KRISHNA

Tutte le divinità sono varie manifestazioni di un dio, Visnu o Krishna. Lasciatevi coinvolgere dal canto e dalle danze di questo particolare movimento spirituale, che professa una relazione trascendentale ed amorevole con il Signore Krishna. Al Festival dell’Oriente, infatti, gli esponenti di questo movimento canteranno e danzeranno da un padiglione all’altro per diffondere la gioia e l’amore tra tutti i visitatori, al suono di Hare Hare, Krishna Krishna!!!

Il movimento Hare Krishna è registrato legalmente come ISKCON, (Associazione Internazionale per la coscienza di Krishna) ed è una comunità mondiale di devoti che praticano il Bhakti yoga, un vero e proprio servizio d’amore a Krishna, il nome di Dio in lingua sanscrita, che significa infinitamente attraente.

Tutti possono sperimentare una pace ed una gioia sublime, attraverso il canto o la meditazione sui suoi santi nomi nella forma del Mantra Hare Krishna, che assicura la purificazione della coscienza e la liberazione dalle ansie e dalle sofferenze, in un’era di discordia e ipocrisia.

Nel mese sacro di Damodara, celebrato in tutta l’India da milioni di persone, il pubblico offrirà un incenso o un fiore a un’incantevole immagine di Krishna che rappresenta lo scambio di Amore Divino, esprimendo un desiderio e chiedendo benedizioni per sè e per le persone care. Durante il festival dell’oriente, i rappresentanti Hare Krishna saranno lieti di introdurre le persone interessate alla conoscenza dei testi e alle pratiche di questa tradizione attraverso video, meditazioni guidate, canti gioiosi, scambi di domande e risposte ed anche assaggi dei loro famosi dolcetti.

MONACO: Ramachandra das

Ramachandra Das, monaco Hare Krishna della tradizione Gaudiya-Vaishnava, nato nelle Alpi dell’Alto Adige, inizia la sua ricerca interiore grazie allo yoga e alla lettura di vari testi sacri come la Bibbia e i Veda. Da 37 anni studia, segue e condivide la pratica del Bhakti yoga, la devozione amorosa per il Divino fondata sull’ invocazione individuale e collettiva del mantra Hare Krishna e altri mantra, accompagnati da danze gioiose e coinvolgenti che hanno lo scopo di riattivare la natura sat-cit-ananda (eternità, consapevolezza e felicità) nel cuore degli esseri viventi. Ha viaggiato e vissuto in vari luoghi sacri dell’India. Impegnato attivamente del dialogo interreligioso da più di 20 anni, esegue cerimonie rituali vediche, serve e insegna con la moglie nella comunità spirituale di Villa Vrindavana sui colli di Firenze.

Matrimonio Hindu-vedico con la partecipazione del pubblico

Applicazione di simboli spirituali di buon augurio di argilla sacra al sandalo sulla fronte o sulle braccia.

BYAKKO SHINKO KAI

Byakko in giapponese significa “luce bianca”.

Luce purissima emanata dallo stato più elevato e più profondo dell’essere umano.

La Byakko Shinko Kai è un’associazione internazionale creata dal basso per espandere la visione della Pace, fondata, negli anni Cinquanta del secolo scorso dopo la fine della Seconda guerra mondiale, da Masahisa Goi, filosofo, scrittore e maestro spirituale. Byakko Shinko Kai si dedica alla costruzione della Pace nel mondo e alla elevazione della coscienza dell’umanità attraverso preghiere e pratiche spirituali facilmente accessibili, partendo dal messaggio universale “Che la Pace Regni sulla Terra”.

Dal 1980, l’associazione è guidata da Masami Saionji, figlia adottiva di Masahisa Goi.

Nel 1998 il nuovo centro dell’attività della Byakko Shinko Kai è il Santuario Fuji e da allora questo spazio è il luogo di grandi incontri e luogo per la realizzazione di differenti cerimonie per la preghiera di Pace. Migliaia di persone, sia in Giappone che in tutto il mondo sono connessi con le pratiche di pace proposte da Byakko Shinko kai e il suo messaggio universale si sta diffondendo in tutto il mondo.

I membri e gli amici dell’associazione Byakko sono ora, dopo tanti anni di preghiere e pratiche, una fonte preziosa di energia che sostiene la continua crescita dell’evoluzione dell’umanità per realizzare la Pace sulla Terra.

Il Santuario Fuji si trova ai piedi del sacro Monte Fuji in Giappone, ed è un luogo pieno di energia di amore, luce e armonia, dove trascendendo le differenze di religioni, culture ed esperienze personali, migliaia di visitatori offrono sincere preghiere per la realizzazione della Pace sulla Terra.

Il Santuario è diventato centro spirituale per la trasformazione della coscienza dell’umanità.

Il campo di preghiere all’aperto può ospitare più di 10,000 persone, e durante tutto l’anno circondati dalle bandiere di tutte le nazioni del mondo, Byakko Shinko Kai organizza in questo spazio grandi cerimonie di Pace. L’ entrata del campo di preghiera è conosciuta come “la via della pace”, dove sono dislocati le steli (peace poles) che dedicano nella lingua madre, il massaggio di pace per ogni nazione del mondo e diffondono il messaggio universale “Che la Pace Regni sulla Terra”.

Il santuario Fuji è aperto a tutti coloro che esprimono amore per l’umanità e desiderano a creare un futuro di pace per tutti.

Vi invitiamo a visitare il Santuario Fuji e a godere della bellezza della sua natura e la sua vibrazione curativa.

 

ESPONENTI DEL MOVIMENTO

 

MASAHISA GOI (1916-1980):

È il fondatore della Byakko Shinko Kai e del movimento della preghiera di pace mondiale basato sul messaggio universale, “Che la Pace Regni sulla Terra”. Questo movimento si iniziò nel 1955 come una via per trascendere ogni barriera etnica, politica, e di religione e per portare Pace tramite preghiere. Dopo la Seconda guerra mondiale che colpì la sua coscienza in modo profondo, si votò interamente a Dio, e alla fine di un severo processo di purificazione, a 33 anni realizzò l’unità con il suo vero Sé, il Sé Divino, e da allora dedicò la sua vita per aiutare l’umanità. La sua condizione di Risvegliato gli permise di comprendere che le parole, i pensieri e le azioni di ciascuno, irradiano vibrazioni ed energia e che pertanto ogni individuo influenza direttamente il destino dell’umanità così come quello di piante, animali e tutto ciò che esiste sulla terra.

Masahisa Goi fermamente dichiarò che è insito nella preghiera di pace un potere di salvezza, così che quante più persone entrano in contatto con questa preghiera e cominciano a vivere e ad operare nella loro vita quotidiana con lo spirito di questo messaggio, una grande trasformazione avrà luogo nella consapevolezza globale dell’umanità creando pace ed armonia nelle vite di ciascuno così come nell’ambiente in cui ciascuno opera.

Durante la sua vita scrisse più di 60 libri e poesie, inclusi “Dio e l’Essere Umano” (il suo primo libro fondamentale), “Colui che Unisce il Cielo e la Terra” (autobiografia della prima parte della sua vita), “Lo Spirito di Lao Tsu”, “Lettura sulla Bibbia”, ecc.

 

MASAMI SAIONJI:

È una discendente della famiglia reale Ryukyu di Okinawa, Giappone. Dal 1980 prosegue il lavoro di suo padre adottivo, Masahisa Goi, nel guidare il movimento della pace nel mondo.

E’ membro onorario del Club di Budapest e del World Wisdom Council. Ha ricevuto nel 2008 il premio di Philosopher Saint Shree Dnyaneshwara World Peace Prize di India insieme al marito Hiroo Saionji; nel 2010 ha ricevuto il riconoscimento internazionale riservato alle donne leader, il WON Award honoring distinguished women leaders.

Nel Febbraio 2013 ha introdotto la cerimonia “Symphony of Peace Prayers “alle Nazioni Unite in un evento molto speciale chiamato “Uniti per una Cultura di Pace attraverso Armonia Interreligiosa” organizzato da Mr. Vuk Jeremi, Presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Nel corso della sua vita ha toccato i cuori di migliaia di persone con la sua guida e ispirazione. Viaggia in tutto il mondo come oratrice in seminari e conferenze, e conduce cerimonie di pace in tante nazioni, e alle Nazioni Unite e in altre organizzazioni internazionali. È autore di più di 20 libri tra cui, tradotti in italiano “La felicità infinita”, “La chiave della felicità”, “Evolvere con l’Universo”, “La visione del 21° secolo”.

Masami Saionji attualmente guida tre organizzazioni per la pace: Byakko Shinko Kai, May Peace Prevail on Earth International (che si chiamava “The World Peace Prayer Society” fino al 2017) e The Goi Peace Foundation.

 

SONOKO TANAKA:

Nata in Giappone e vive in Italia da più di 30 anni. È Rappresentante in Italia dell’associazione internazionale per la Pace nel mondo: May Peace Prevail on Earth International (che si chiamava The World Peace Prayer Society fino al 2017) ed è una dei rappresentanti più attivi in Italia della Byakko Shinko Kai.

Da molti anni dedica la sua vita a diffondere il messaggio della pace, organizzando in tutto il mondo manifestazioni con ogni genere di persone, trascendendo barriere di nazioni, popoli, culture, idee politiche e religiose.

Guida incontri per condividere le sue esperienze spirituali e per trasmettere gli insegnamenti del maestro Masahisa Goi, fondatore della Byakko Shinko Kai, associazione internazionale per la pace mondiale e per il risveglio dell’umanità alla sua divinità.

Crede fermamente che il giorno sia vicino nel quale tutti gli esseri umani riconosceranno la loro vera natura, e riconosceranno in loro, la presenza della scintilla divina, e si prenderanno per mano per evolvere assieme e per costruire un futuro luminoso nel quale ognuno avrà realizzato una perfetta armonia in unione con Dio e con tutta la vita nell’Universo.

 

Ecco il programma che Byakko Shinko Kai proporrà ogni giorno al Festival dell’Oriente:

 

1) IN: (Mudra) tecnica per risvegliare la nostra innata scintilla divina.

2) Toitsu: Meditazione per la Pace nel mondo e per realizzare l’unione con il nostro vero Sé / pratica e condivisioni

3) Mandala-unione di arte e di pensieri: Creazione di un mandala scritto con parole positive e luminose, create da pensieri di pace e di amore

4) World Peace Flag Ceremony: Cerimonia della preghiera di pace in ogni nazione del mondo, nella quale le bandiere diventano porte spirituali per tutti i popoli.

5) Offerta di gratitudine alla natura e a tutti gli elementi del pianeta Terra, e imprimiamo energia di luce e di gioia con parole positive e luminose.

 

MOSTRA SU GHANDI

In occasione del 150° anniversario della nascita del Mahatma Gandhi, l’Unione Induista Italiana – Sanatana Dharma Samgha, propone una mostra fotografica che ne ripercorre i momenti salienti della vita e le tappe del suo strenuo impegno in difesa del principio della non violenza e della verità come forze del bene comune.

Mahatma Gandhi affermò che:

“La pace è frutto della nonviolenza. Non è nonviolenza il limitarsi ad amare chi ci ama. Nonviolenza è amare chi ci odia. So quant’è difficile seguire questa suprema legge dell’amore. Ma non son forse tutte le cose buone e grandi difficili a realizzarsi?”

La mostra fotografica sarà anche l’occasione di confronto e di dibattito, tra tradizione e modernità, offrendo spunti di riflessione sulle sfide che la società di oggi pone di fronte a noi donne e uomini alla ricerca di senso.

Brevi cenni storici:

La vita di Mohandas Karamchand Gandhi, più comunemente noto come Il Mahatma, è una storia di sforzi eroici per stabilire il valore del satyagraha, “la forza della verità”. Nel perseguire questo obiettivo egli divenne un messaggero di pace in un mondo, quello del XX secolo, circondato dal fuoco della violenza.
Profondo conoscitore della cultura occidentale e della tradizione indiana, induista nello specifico, egli agì da interlocutore capace di interpretare l’istanza di libertà che animava l’India colonizzata dagli inglesi. Divenne, infatti, per l’India il “padre della nazione” al contempo riuscendo a risparmiare l’India e la Gran Bretagna dall’odio e dalla vendetta reciproci nella lotta per la libertà.
Gandhi riprese alcuni concetti chiave della tradizione induista soprattutto nel sottolineare la sacralità di ogni vita.

 

MEDITAZIONE ZEN

“Per trovare un buddha devi vedere la tua natura. Chiunque vede le sua natura è un buddha. Se non vedi la tua natura, invocare i buddha, recitare i sutra, fare offerte, e osservare i precetti, sono tutte cose inutili. Invocare i buddha produce un buon karma, recitare i sutra produce una buona memoria; osservare i precetti produce una buona rinascita, e fare offerte produce futuri benefici, ma niente buddha.”

Bodhidharma (483 – 540), monaco buddhista indiano.

La meditazione Zen è una pratica direttamente connessa al Buddhismo giapponese, una forma meditativa che ha come scopo primario quello di svuotare la mente, arginare lo stress e favorire il rilassamento. La Meditazione porta il soggetto a concentrarsi sul proprio respiro, invitandolo a mettere da parte tutti i pensieri e le preoccupazioni e a vivere esclusivamente il momento. presente.

MONACI: Mokuza è Maestro Zen riconosciuto nel lignaggio della tradizione del Buddhismo Zen Soto giapponese. E’ discepolo del Maestro Roland Yuno Rech che ha sua volta è uno dei monaci più anziani, allievi del Maestro Taisen Deshimaru Roshi, colui che ha introdotto lo Zen in Europa. Mokuza è il fondatore e responsabile del Dojo zen “Bodai Dojo” di Alba (CN).

Da quasi trent’anni si dedica al sumi-e (metodo di pittura tradizionale giapponese) ed alla pratica della meditazione zen. Espone le sue opere, tiene conferenze e workshop in tutta Europa.

Sin dall’inizio del suo percorso associa la pratica della meditazione zen alla pratica della pittura sumi-e come espressione vivente e diretta dello Zen.

Alessandro Do Ryu, Monaco Zen del dojo Zen “Bodai Dojo”. Istruttore di sumi-e, da tredici anni segue l’insegnamento del Maestro Zen Mokuza assistendolo nei seminari, nell’allestimento di mostre e nei corsi di formazione in tutta Europa. Responsabile dell’insegnamento del sumi-e in Italia; da sette anni organizza workshop per ragazzi ed adulti su tutto il territorio nazionale.

SPIRITUALITA’

MONACI SHAOLIN

Il tempio Shaolin risale a 1.500 anni fa, durante la dinastia Wei del Nord in Cina. La leggenda narra che nel VI secolo, Boddhidarma, un principe proveniente dal Sud dell’India, avesse attraversato il fiume Yangtze navigando su un singolo stelo di canna. Arrivò al tempio Shaolin per prestare servizio come abate e vi stabilì gli insegnamenti del Buddismo Zen. Nel corso del tempo, si formò inoltre una definita tradizione di arti marziali.

Ai giorni nostri il tempio Shaolin rappresenta il cuore dello Zen cinese. In tutto il mondo viene anche considerato sinonimo di kungfu o di arti marziali cinesi.

 

SARANNO PRESENTI:

 

ZHAO JIAN

Originario della Provincia dello Henan, ha iniziato la pratica delle arti marziali fin da giovanissimo e dal 2000 al 2008 ha frequentato lo Shaolin Wu Sēng Tuán, il Monastero dei Guerrieri Shaolin, conseguendo poi la laurea nell’ Accademia di Arti

Marziali. Ha partecipato al Primo, Secondo e Terzo Mondiale di Wushu Tradizionale. Nel 2005 si è esibito per la TV nazionale cinese in occasione del Festival di Primavera e del Capodanno cinese. E’ stato in Corea del Sud e Russia per diffondere le arti marziali di

Shaolin. Oggi è un Maestro di Arti Marziali, specializzato nello stile dell’ubriaco (Zuì quán), nello stile della Tigre (Hŭ quán), nell’uso della doppia sciabola, della frusta e della sfera con catena.

 

ZHAO KANG

Originario della Provincia dello Henan, ha iniziato la pratica delle arti marziali fin da giovanissimo e dal 2000 al 2008 ha frequentato assieme al fratello gemello Zhao Jian, lo Shaolin Wu Sēng Tuán, il Monastero dei Guerrieri Shaolin, conseguendo poi la laurea nell’ Accademia di Arti Marziali. Ha partecipato al Primo, Secondo e Terzo Mondiale di Wushu

Tradizionale. Nel 2005 si è esibito per la TV nazionale cinese in occasione del Festival di Primavera e del Capodanno cinese.

E’ stato in Corea del Sud e Russia per diffondere le arti marziali di Shaolin.

Oggi è un Maestro di Arti Marziali, specializzato negli stili imitativi degli animali, nella doppia sciabola, nel bastone a tre sezioni, nella frusta.

GUO WENBIN

Originario della Provincia dello Henan, ha iniziato la pratica delle arti marziali fin da giovanissimo e dal 2005 al 2009 ha frequentato lo Shaolin Wu Sēng Tuán, il Monastero dei Guerrieri Shaolin, conseguendo poi la laurea nell’ Accademia di Arti Marziali.

Ha partecipato a numerosi spettacoli di arti marziali sia in Asia (Singapore e Taiwan ) che in America Latina. Oggi è un Maestro di Arti Marziali, specializzato nella pratica del Qi Gong duro (Yìng Qi Gong), che consiste in una lunga preparazione quotidiana per rendere il corpo impenetrabile dagli attacchi di armi (ad esempio lance).

MA HAOFENG

Originario della Provincia dello Shandong, ha iniziato la pratica delle arti marziali fin da giovanissimo e dal 2005 al 2010 ha frequentato lo Shaolin Wu Sēng Tuán, il Monastero dei Guerrieri Shaolin, conseguendo poi la laurea nell’ Accademia di Arti Marziali. In occasione del 60° della Giornata Nazionale Cinese, ha partecipato a numerosi spettacoli per la TV nazionale CCTV. Ha partecipato con esibizioni all’ Expo di Shanghai, alla cerimonia di apertura giochi asiatici tenutisi nel Guangdong, alla serata di Gala

di arti marziali dedicata al Festival di Primavera. Ha partecipato in alcune serie TV di arti marziali come guerriero Shaolin.

 

INOLTRE TROVERAI….

 

BAGNO DI GONG E VIBRAZIONI DEI SUONI

Il ‘Bagno di Gong’ consiste in una sessione di immersione in una magica atmosfera sonora e vibrazionale. Il termine ‘bagno’ è abbinato al gong, perchè il suo suono è particolarmente avvolgente, pieno, penetrante, e riempie tutto lo spazio che trova intorno in modo quasi tangibile, dando appunto una sensazione di ‘immersione’ a chi ascolta.

Durante i Bagni di Gong i partecipanti si rilassano, preferibilmente sdraiandosi comodi a terra su un tappetino, coperti con un plaid se si preferisce, calandosi in questa esperienza di suoni prodotti da vari strumenti, dal canto armonico, e principalmente dai Gong suonati dal vivo.

L’incontro con le vibrazioni dei Suoni di Seba, presente in ogni tappa del Festival delle Religioni e Spiritualità, consiste in un reale bagno caldo e armonioso di suoni. Può essere considerato una terapia ottimale per il raggiungimento del benessere psicofisico. Gong, Tam armonici, Sebadrum, incontri sonoro-vibrazionali collettivi, dove è possibile sperimentare le vibrazioni di questi meravigliosi strumenti. Si crea quindi uno stato di armonia perfetta tra corpo, mente ed emozioni che si può definire “stadio di sogno lucido, cioè un profondo rilassamento dove si perde il senso del tempo e dello spazio e si crea una nuova dimensione di noi stessi, che possiamo esplorare e scoprire attraverso il suono.

OPERATORE: Marcello Calasso – Seba

Marcello Calasso, Operatore e Ricercatore in Discipline Bio-Naturali, si renderà disponibile al Festival delle Religioni e Spiritualità per far provare a tutto il pubblico interessato questa particolare ed intensa esperienza.

Dopo diverse esperienze professionali nel mondo dell’estetica e in vari tipi di massaggio, Marcello si dedica alla ricerca e lo studio Bioenergetico nel campo umano, frequenta un corso triennale di specializzazione presso la scuola di formazione A.I.F.E.P. a Milano, conseguendo la “Specializzazione come Bioenergeuta”.

Nel 1988 apre e dirige a Firenze il CENTROBIO (Istituto di Bioterapia Integrata Professionale, Centro di Ricerche e Sperimentazioni Bioenergetiche).

Attualmente, svolge la sua attività professionale presso vari ambulatori e in varie case di cura in Italia. E’ stato membro del gruppo probiviri dell’A.I.F.E.P. a Milano ed è consigliere del C.O.L.A.P. per la Regione Toscana.

E’ impegnato al programma di Legge n°2 della Regionale Toscana – del 03.01.2005 sulla regolamentazione delle discipline DEL BENESSERE E BIO-NATURALI ed è docente nell’ambito dei corsi della Formazione Triennale per la qualifica di “Operatore Pranopratico “ presso l’Associazione ALARO TOSCANA (Associazione con riconoscimento giuridico).

Membro come “Socio Emerito” della Fondazione RAPHAEL con sede in Svizzera (Fondazione a carattere scientifico per la ricerca e coordinamento delle terapie nei tumori e nelle malattie degenerative); collabora con il Dottor Giuseppe Zora (Oncologo) nella ricerca sull’applicazione della Bioenergia nel campo immunologico.

Analista e Ricercatore nello studio osservazionale delle risonanze dei meridiani e dei chakra ,con metodo E.A.V. DIGITAL BIO SEARCH.

Ha continuato a seguire corsi di aggiornamento per le varie tipologie di massaggio collaborando con dietologi, naturopati, omeopati e osteopati.

Contemporaneamente allo studio sulla Bioenergetica ha portato avanti anche la ricerca legata al “mondo vibrazionale”, in particolare a quello dei suoni.

Svariati viaggi in oriente lo hanno messo in contatto con il mondo dei suoni olistici e in collaborazione con la Prof.ssa Verrini Monica, docente di Musicoterapia, ha approfondito la conoscenza di alcuni strumenti terapeutici, studiando le tecniche appropriate per modulare, strumenti quali il Gong, Tam Armonico, tamburi armonici ( Sebadrum) acquisendo esperienza e professionalità.

Attualmente affianca all’attività concertistica quella dell’insegnamento delle tecniche “sonoro vibrazionali” tenendo corsi collettivi e individuali nella propria sede in Toscana.

La continua ricerca del rapporto tra vibrazione e benessere psicofisico lo porta ad approfondire la conoscenza del mondo percussivo attraverso molteplici esperienze: dai suoni puri delle campane di cristallo ai ritmi incalzanti del tamburo sciamano; ma l’approdo è sicuramente con il mondo dei Gongs e in particolare con i Tam che, Calasso definisce armonici, in quanto ne ricava una tecnica esecutiva “personale” basata sul rapporto armonico – melodico piuttosto che quello ritmico.

Approfondisce anche la conoscenza dei tamburi armonici studiandone le potenzialità terapeutiche e diventandone costruttore, mettendo in commercio il Sebadrum a 432Hz, nato proprio per supportare le esigenze dei musico-terapisti più esigenti.

Collaborando con musicisti e musico-terapeuti riesce ancor più ad estrapolare dai suoi strumenti un tipo di suono che riesce a fondere l’elemento artistico con quello terapeutico, riscontrando così un vasto successo di pubblico in Italia e all’Estero.

 

CERCHIO SCIAMANICO CON THAMAAK

Thamaak è l’Uomo che canta l’Anima e Suona i Corpi. E’ un uomo che, attraverso il tenace lavoro di ricerca sull’ ascolto delle intuizioni interiori, ha sperimentato le evoluzioni emozionali provocate dal suono, ricercando le frequenze armoniche di guarigione. Rappresenta oggi uno dei maggiori esperti dei suoni per il benessere, Thamaak è il primo sciamano di cultura Italiana e crea happening attraverso il potente canto ed il suono dei tamburi, creando stati di coscienza tali da indurre alla guarigione energetica liberando pesi interiori, esaltando la gioia creando un benessere diffuso in tutto il corpo. Sciamano del suono, emana una grande onda d’energia che pervade le cellule del corpo e le illumina di nuova energia vitale.

Al Festival dell’Oriente ci si potrà avvicinare ad alcuni trattamenti molto particolari, che sarà difficile trovare altrove. Uno di questi è sicuramente rappresentato dal Canto Sciamanico, di cui Thamaak è il re indiscusso, sciamano del suono che emana una grande onda d’energia che pervade le cellule del corpo e le illumina di nuova energia vitale. Oppure, la Lettura dell’Anima, altra grande esperienza che Thamaak è in grado di regalare. L’equilibrato connubio tra Arte, fantasia e creatività ha fatto si che nella sua vita ha potuto sperimentare e rendere consapevole ogni azione emotiva, così da comprendere l’essenza dell’uomo.

OPERATORE: Thamaak

Thamaak, il primo sciamano di cultura Italiana, è nato in una piccola città romagnola dell’Italia sul mare Adriatico. Ha condiviso fin dalla sua nascita l’odore del mare, la sabbia sulla pelle, il suono del vento sulle fronde degli alberi, la vista dell’orizzonte, il sapore del pesce.

Vive una vita basata sull’arte, dal disegno grafico, pittura, fotografia, regia, che ha eseguito per molti anni per le maggiori tv italiane.

La sua vita è stata un percorso pieno di esperienze, che hanno segnato nel bene e nel male la sua anima irrequieta .La malattia di suo padre con la successiva morte lo portò in uno stato di forte riflessione, il cambiamento fu totale e cominciò una ricerca interiore, basata sulla ricerca dell’energia pranica, ponendosi domande sulla vita e sul compito che avrebbe potuto attivare, dedicandosi alle forme alternative del benessere per le persone. Cominciò, così, ad interessarsi alle proprietà delle energie universali e abbandonò tutto quello che rappresentava il suo precedente mondo lavorativo, mettendosi in gioco su un percorso che avrebbe cambiato la sua vita.

Venne, così, in contatto con i nativi d’America, affascinato dal loro modo di comunicare, di ascoltare, guarire. Così studiò e comunicò con messicani, peruviani, tibetani e tanti altri, ma tutti gli dissero la stessa cosa: “Se vuoi essere quello

che sei, non imparare i nostri rituali, le nostre cure, i nostri canti, ma studia a fondo l’energia della terra in cui vivi, del tuo popolo, solo così sarai in grado di prenderti cura della tua gente”. Cosi è nato Thamaak, il primo sciamano

di cultura italiana ed è per questo che alla domanda ricorrente “come si fa a diventare sciamano” la sua risposta è: “Sciamano lo sei, non lo diventi, la cosa più difficile è riconoscerlo”.

Thamaak è lo sciamano dell’era moderna, l’equilibrio tra arte, spiritualità corpo e mente. Rappresenta un punto di inizio per un percorso di conoscenza e di consapevolezza di se stessi, per accompagnare, indicare la luce verso la

strada della guarigione. Ha scelto, di comunicare attraverso il canto ed il suono del tamburo, la sua forza di guarigione è il suono che gli permette di entrare in empatia con le persone, il canto di straordinaria potenza emotiva ed evocativa lo rende unico, decretandolo sciamano del canto dell’anima.

 

TRADIZIONE MEDITATIVA ESSENA

La saggezza Essena è una via di risveglio, perché l’Esseno cerca di diventare sempre più cosciente; egli vuole riavvicinarsi alla Terra e al Cielo e coltivare la grande Armonia.

Grazie alla presenza del sacerdote esseno Alain Contaret, sarà possibile avvicinarsi a questa antica ed affascinante pratica, che prevede una serie di movimenti lenti e veloci che, eseguiti regolarmente ogni giorno, contribuiscono a migliorare il nostro benessere sia fisico che mentale.

Per gli Esseni, l’uomo è un intermediario cosciente o incosciente tra il Cielo e la Terra. Essa è la Madre intelligente e vivente ed Egli è il Padre, intelligente e vivente.

L’arte del movimento meditativo esseno insegna a radicarsi di nuovo attraverso una gestualità sacra, la respirazione e la concentrazione mentale.

Esso è la via dell’energia, un pilastro di questa cultura millenaria di cui i 3 gioielli sono: la chiarezza nel pensiero, l’armonia nel cuore e la grande calma nel corpo e nelle relazioni con la natura vivente.

Monaco: Alain Contaret

Alain Contaret, nato in Francia nel 1972 ha da sempre voluto dedicare la propria vita al Divino, ad un ideale superiore, ricercando sempre la Via del vero e dell’autentico. Sacerdote esseno, ierogrammata (scriba esseno) ed insegnante esseno, si è preparato per 12 anni attraverso l’insegnamento del Maestro esseno Omraam Michaël Aïvanhov, ad incontrare il rappresentante mondiale attuale della Tradizione e Religione essena, il Maestro/Iniziato esseno Olivier Manitara, con il quale collabora e di cui è l’allievo da più di 12 anni.

Nel 2010, si trasferisce in Italia, ascoltando il suo cammino di destino, dove propone conferenze, incontri e seminari per condividere e trasmettere i tesori inestimabili della saggezza e della cultura essena; la cultura che ha nutrito la vita del Maestro Gesù, di Maria Maddalena, di Mosè,dei Faraoni dell’Egitto antico, dei grandi Maestri orientali e di tante correnti essene come i Catari.

Riconoscendo la presenza nascosta degli esseni nelle tradizioni dello Yoga, del Qi Gong, del Tai Chi ed alcune arti marziali tradizionali, Alain Contaret è diventato naturalmente un grande esperto dell’arte del movimento meditativo esseno, che fa parte, tra l’altro, della via iniziatica sacerdotale delle terapie essene e del cammino verso l’illuminazione.

La Tradizione Essena è una religione animista che rispetta la Natura e tutte le creature del visibile e dell’invisibile,affinché di onorare il legame sacro con la Madre Terra.

Ha scritto il libro “Omaggio agli Animali” (Alvorada Edizioni), un testo evocativo che da forza all’eredità che gli animali ci hanno trasmesso.

Alain Contaret partecipa alla divulgazione delle opere di Olivier Manitara e dei Vangeli Esseni contemporanei ed é il rappresentante della Tradizione e Religione essena in Italia.